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Artsy

GALINA MUNROE | KATHARINA ARNDT
Double solo show | GALINA MUNROE "Ode to Vivian" | KATHARINA ARNDT "My Happy Place"


Inaugurazione 28 Gennaio 2025 h 19:00, Via Argelati n° 24, 20143 Milano (MI)


Fino al 07 Marzo 2025

GALINA MUNROE | KATHARINA ARNDT
Double solo show | GALINA MUNROE "Ode to Vivian" | KATHARINA ARNDT "My Happy Place"

29 Gennaio - 07 Marzo 2025

La Galleria Patricia Armocida è lieta di presentare la doppia mostra personale di 

Galina Munroe "ODE TO VIVIAN "

Katharina Arndt "MY HAPPY PLACE"

 

 

 

 

Galina Munroe, è una giovane artista franco-britannica. 

Le grandi tele, che presenta per la sua prima personale presso gli spazi della galleria, fondono pittura a olio e collage, astrazione e figurazione.                                             

I soggetti sono composizioni floreali semplificate, rappresentate in forme giocose, quasi infantili e dai colori vibranti.                                                           

Queste nature morte floreali sono delicati simboli del "suo giardino interiore", nonché un mezzo artistico per ribellarsi alla secolare gerarchia estetica che privilegia alcune forme d'arte rispetto ad altre basate su pregiudizi di genere.                                         

I fiori sono stati tradizionalmente considerati un soggetto di pittura più adatto alle donne con aspirazioni artistiche, perché frivolo e sicuro. Gli studi anatomici erano negati alle donne perché ritenuti inappropriati attingendo da un modello nudo, così come erano considerate prive di conoscenza e di forza immaginativa per temi mitologici o soggetti storici.                                                                                             

I fiori si ergevano quindi, come la roccaforte di una svalutazione prevenuta del lavoro delle donne nell'arte.

Munroe deride intenzionalmente questa distinzione tra serio e frivolo, maschile e femminile, trasformando le sue nature morte in un invito per le donne a inserirsi nel mondo dell’arte e a rivendicare il loro posto.

Questi fiori rappresentano anche il suo giardino interiore, rivelando speranze, dolori e i suoi affetti. Le sue opere offrono un percorso terapeutico, attraverso il quale l’artista impara ad amarsi, a essere più compassionevole con sé stessa, a esplorare i propri confini e vulnerabilità. Questo è un viaggio che anche noi, osservatori, siamo invitati ad intraprendere.

 

 

Katharina Arndt (1981, Oschatz) cresciuta nella Germania dell'Est, ricorda l'emozionante caleidoscopio del consumismo che seguì la caduta del muro di Berlino.  Raccontando la sua prima visita d'infanzia nella parte occidentale, ha detto: "Ricordo tutti i colori e non so quanti tipi diversi di barrette di cioccolato". 

Arndt si pone come un’osservatrice esterna: i suoi dipinti, rapidi e colorati, ironizzano sull'estetica consumistica di massa della nostra società contemporanea, riflettendo sulla vita quotidiana nell'era digitale. 

Le sue opere dai soggetti vivaci e stravaganti nascondono le tracce di una realtà non filtrata, ricordando allo spettatore che le immagini che ci vengono proposte sono spesso momenti costruiti per essere condivisi.                                                       

Forse ancora più potenti della vita "reale", che Arndt fa passare per scene paradisiache, sono le dolorose realtà che si nascondono oltre l'inquadratura.

Nelle stesse calde acque del Mediterraneo dove giocano molti dei suoi soggetti, i migranti lottano e soffrono in numero senza precedenti. I bicchieri di plastica per mojito economici che le ragazze bevono sulla spiaggia, li ritroveremo negli oceani o nelle discariche. Una guerra devastante viene combattuta nello stesso continente dei turisti europei che prendono il sole da lei ritratti. 

Nei dipinti di Arndt, i piaceri effimeri della vita sono accolti con entusiasmo e gratitudine, ma sempre tenuti in tensione con il modo contraddittorio in cui vengono vissuti nella nostra vita personale tenendo conto che rappresenta un mondo privilegiato. Tuttavia, l’intento dell’artista non è disprezzare le evasioni edonistiche dei suoi soggetti, ma piuttosto viverle in tutte le complesse contraddizioni su cui si interroga, inserendosi come soggetto in molti dei suoi dipinti. L’artista rappresenta delle “isole di tregua”, momenti di leggerezza all’interno delle dinamiche caotiche e complicate della nostra esistenza 

Vedere sia la gioia che l'ironia di questi momenti, come strumento di sollievo, dei brevi attimi in cui possiamo liberarci delle nostre ansie quotidiane, grandi o piccole che siano e trovare un modo per abbracciare tutto nella sua pienezza dissonante.             

"La mia speranza per il mio lavoro è che le persone sorridano e abbiano l'opportunità di riflettere sulla superficialità di tutto ciò. Questo è il mio obiettivo".

 

 

Biografie

 

 

Galina Munroe, artista franco-britannica Galina Munroe (nata nel 1993), vive e lavora a Norwich in Inghilterra. Si è laureata in Fine Arts presso Beaux Arts, EESAB a Rennes, in Francia nel 2014 e nel 2016, ha conseguito la laurea specialistica in Fine Art, presso Central Saint Martins University of Arts di Londra. 

Il suo stile visivo riconoscibile è il risultato di un vocabolario formale semplicistico dai colori brillanti e dal trattamento stratificato della superficie con olio e smalto uniti al collage di tessuto sulla tela.  

“Non approccio il dipinto con schizzi preparatori o idee già costruite, ma prendo spunto dal materiale su cui sto lavorando, come una piega preesistente o una macchia organica sulla tela”. 

Questo approccio fluido e spontaneo si riflette nell’impressione di freschezza che ci rimanda la sua pittura, incoraggiano l’osservatore a dirigere il proprio sguardo all’interno della sua opera. Munroe ha creato una grammatica visiva in correlazione con il suo ambiente, ricorrono frequentemente fiori di grandi dimensioni, piante, frutta, tutti elementi che ricordano la vita rurale, ambiente di lavoro dell’artista.

 

Mostre personali                                                                                                   

2024, LOTTE Gallery, Love Me Till I Am Me Again, Seoul, Corea del Sud; 2023, JARILAGER Gallery, Bruised Dawn, Colonia, Germania; 2022, Piermarq, Tending to the Tender Things, Sydney, Australia; C O U NTY, Things that make you want to stay, USA; 2021, UNION Gallery, The King of Carrot Flowers, Londra, Inghilterra; Piermarq, The Silence Tasters, Sydney, Australia; 2020, Piermarq, To emerge in a different place, Sydney, Australia; 2019, Piermarq Gallery, Orville,Sydney, Australia.

 

Collettive selezionate                                                                                             

2023, Piermarq at Zona MACO 2023, Piermarq, Messico; JARILAGER Gallery, Art Busan, Busan, Corea del Sud; UNION Gallery, LAF, Londra, Inghilterra; 2022, JARILAGER Gallery, Weeds Won’t Wither, Colonia, Germania; UNION Gallery, Still Standing, Londra, Inghilterra; Galerie Slika, Dream Paper, a group show curated by Jérémie Masurel, Francia; Piermarq, PINK, Sydney, Australia; 2021, Delphian Gallery, Dandelion, UK; Delphian Gallery, 4 Year Anniversary, UK; NBB Dallery, NBB x Zora Auguste, Berlino, Germania; Roman Sviridov Gallery, Puzzle, Italia; Fran Reus Gallery, Palma Art Fair, Mallorca, Spagna; Galeria Trinta, Brindar con extraños, group, Spagna; 2020, Online group exhibition curated by Kristin Texeira, Soothe; Piermarq, Work on paper, Sydney, Australia; Auc Art Auction, Sensations, Online; 2019, Bricks Gallery, TWENTYFOUR, Copenhagen, Danimarca; Piermarq, Spring Patterns, Sydney, Australia. 

 

 

 

Katharina Arndt (*1981, Oschatz) vive e lavora tra Berlino e Barcellona. Tra il 2000 e il 2005 ha studiato presso l'Università di Belle Arti di Braunschweig, in Germania e nel 2006 ha conseguito il titolo di Meisterschülerin di John M. Armleder (*1948), artista concettuale, performativo e oggettuale, pittore, scultore e critico d'arte svizzero.

Il suo lavoro si esprime attraverso una riflessione sul linguaggio e sull'estetica dell'era digitale. Il tema ricorrente nella sua arte è quello della "superficie" all'interno del paradosso del mondo iperreale e immateriale dello spazio online, che trasforma l'utente in prodotto. L'artista, quindi, traduce l'estetica e il linguaggio del virtuale in un'opera materiale, stesa su supporti artificiali: tele in PU lacquer, carta laccata e neon. I suoi lavori raffigurano l’archetipo del soggetto socialmente inserito all’interno del sistema consumistico, i suoi personaggi sono simbolici: spesso indossano occhiali da sole, sono davanti al cellulare o hanno le cuffie, sono molto attivi a livello sociale, ma al tempo stesso isolati. I paesaggi rimandano al medesimo carattere effimero e volatile: spesso sono raffigurate palme, cieli azzurri e aerei dai colori accessi, che rimandano al benessere consumistico nella sua forma effimera.                                           

Le opere di Katharina Arndt sono attualmente parte della Collezione di Saatchi Gallery, Londra, Regno Unito e Sammlung Haupt, Berlino, Germania

 

Mostre Personali                                                                                                         

2025, VIN Gallery, A beautiful day, Shanghai, Cina; Garden of the Zodiac, All I ever wanted, Omaha, USA; 2024-2023, MAP Gallery, Preferred conditions, Berlino, Germania; Artual Gallery, Don’t call me Babe, Beirut, Libano; Station Gallery, Divas after work, Bratislava, Slovacchia; Mott Projects, While waiting for death, New York, USA; Redd Gallery, Hot guys, hot chicks, hot pants, Chania, Grecia; Vin Gallery, Whoop Whoop, Saigon, Vietnam; Kanya Kage, Welcome to the Pleasure Dome, Berlino, Germania; 2022-2021, Unit 1 Gallery, You look so good at night, Londra, Inghilterra; Gallery Uxval Gochez, Forever young, Barcellona, Spagna; SommerFrischeKunst, Private BEACH, Bad Gastein, Austria; Fang Studio, Never not pretending, Leipzig, Germania; Framed, EASY EASY, Berlino, Germania; 2020, Strayfield Gallery, Faye Dunaway on Mondays, Copenaghen, Danimarca.

 

Mostre Collettive                                                                                                     

2025, Feinkunst Krüger, Horsing around, Amburgo, Germania; Galerie Maia Muller, Self Portraits, Parigi, Francia; 2024, Pamplemousse Gallery, Best of show, Richmond, USA; TAM - Tokyo Art, Museum Animals, Tokyo, Giappone; Kuckei Kuckei, Primavera, Palma, Spagna; 2023, MEWO Kunsthalle, Speaking in Colors, Memmingen, Germania; Galleria Patricia Armocida, Pelle, Milano, Italia; GÄRNA ART, Summer time, Madrid, Spagna; Collectors Room, Jupiter II, Amburgo, Germania; 2022, Artual Gallery, Unprecedented Reality, Beirut, Libano; Garden of the Zodiac, Animals, Omaha, USA; Museum Bread and Art, From still life to food porn, Ulm, Germania. 

 

 

 

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Artisti: GALINA MUNROE | KATHARINA ARNDT
Titolo: Double solo show | GALINA MUNROE "Ode to Vivian" | KATHARINA ARNDT "My Happy Place"
Date: 29 Gennaio - 07 Marzo 2025
Inaugurazione: 28 Gennaio 2025 h 19:00

Presso: GALLERIA PATRICIA ARMOCIDA
Orari: Martedì - Sabato, 11.30 - 19.00.
Ingresso: Libero
Ufficio stampa: info@galleriapatriciaarmocida.com